Halloween: viaggio tra le portate più “letali” del mondo

Se siete tra quei viaggiatori che amano esplorare culture e tradizioni locali anche da un punto di vista culinario, il 31 ottobre alle porte è il pretesto giusto per mettersi in viaggio ancora e gustare un menu di Halloween itinerante, assaggiando i piatti tipici di alcuni Paesi che quanto a mostruosità non hanno nulla da invidiare nemmeno a Freddy Kruger.

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In Giappone, ad esempio, pare vadano pazzi per i bulbi oculari di tonno bolliti, mentre in Cina assaggiare l’uovo centenario – conservato per qualche mese in in una miscela di cenere, calce viva e carbone fino a quando il tuorlo è diventato marrone scuro – richiede una prova di coraggio per chi non è abituato a una ricetta così tradizionale. Il suo sapore di formaggio e la sua consistenza gelatinosa ne fanno un antipasto per palati forti. Peggio ancora, sempre dal Paese della Grande Muraglia, è la zuppa di nidi d’uccello, realizzata con nidi di uccelli Swiftlet amalgamati con la loro stessa saliva (avete letto bene). Pare che per i cinesi sia una vera e propria prelibatezza, specie per i numerosi benefici che pare abbia per la salute, tra cui quelli di curare l’asma e di aumentare la libido… Forse anche per questo il prezzo medio della zuppa di nidi d’uccello si aggira attorno ai 100$.

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Anche in Europa, però, c’è una nazione che può vantare un grande coraggio in campo culinario. Se capitate in Polonia dovete assaggiare la Czernina, una zuppa fatta con il sangue di anatra. Se siete amanti delle frattaglie, invece, non potete perdervi l’Haggis (qui la ricetta), un piatto tipico della Scozia a base di viscere di pecora (cuore, fegato e polmoni) condito con cipolle, carote, erbe e spezie. Ogni gennaio gli scozzesi celebrano la nascita del poeta Robert Burns mangiando questo piatto tipico accompagnato da un ottimo whisky.

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In Messico, invece, esistono molte ricette preparate con le escamoles, ovvero le larve di formiche escamolera, una specie estremamente aggressiva e pericolosa. La loro difficoltà a riprodursi rende questo piatto una prelibatezza per i palati più coraggiosi.
Crudele, più che gastronomicamente poco invitante, è invece il Balut, uova di anatra, tipiche delle Filippine, che vengono bollite quando il feto è totalmente formato, poco prima della schiusa. Le ossa danno alle uova una consistenza croccante e unica… dicono. Terribile.

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Appassionati di latticini? Ce n’è anche per voi, con il sardo Casu Marzu “infettato” con larve di insetti vivi. Le larve, inserite manualmente, aumentano il livello di fermentazione del formaggio così da conferirgli un sapore davvero unico.

Torniamo in Giappone per parlare di un piatto davvero letale, il Fugu, meglio conosciuto come pesce palla: cucinarlo può essere molto pericoloso perché contiene tetrodotossina, una sostanza altamente tossica. Per questo la legge nipponica stabilisce che solo cuochi qualificati con tre o più anni di formazione sono autorizzati a cucinarlo nei ristoranti.

Anche sul fronte beverage non si scherza. Se siete in vena di bere qualcosa di forte,  il Sourtoe, servito esclusivamente nel bar del Downton Hotel di Dawson City in Canada, è quello che fa per voi: si tratta di un bicchiere di whisky con al suo interno un alluce umano mozzato; va bevuto il whisky e le labbra devono toccare il dito. Roba da serial killer, insomma. Trovate foto e tutta la storia QUI.

Se invece avete bisogno di qualcosa di energico, vi proponiamo un buon vino con i topi dalla Corea, un tradizionale “tonico” asiatico che, a quanto pare, ha un retrogusto di benzina. I piccoli topolini, con gli occhi ancora chiusi, vengono strappati dall’abbraccio delle loro amorevoli madri e stufati (ancora in vita) in una bottiglia di vino di riso. Per gli amanti della birra, la Chicha è la bevanda da provare: la tipica birra di mais del Perù prevede che il primo passaggio del processo di fermentazione venga fatto masticando e sputando i chicchi di mais… Una tecnica forse non più utilizzata in città, ma ancora molto popolare nei piccoli villaggi peruviani!

Pronti a partire per un menu da brividi?

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Le infografiche e l’ispirazione per questo post sono di lastminute.com, l’iconico brand europeo dedicato ai viaggi e al lifestyle, primo sito in Europa a offrire viaggi last minute e ora propone esperienze che ispirano e promuovono la spontaneità: vacanze, hotel, voli, city break e un prodotto unico come i Top Secret® Hotels. Fa parte di lastminute.com group, una travel company con l’intento di ispirare e arricchire la vita dei propri clienti, tra i leader nel settore dei viaggi online a livello mondiale. Il Gruppo opera attraverso un portafoglio di brand noti come lastminute.com, Bravofly, Rumbo, Volagratis e Jetcost.

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Commenti

  1. L’ Haggis, sia nelle rivisitazioni alleggerite ed ammodernate dei ristoranti di alta cucina tipo Number One e Dogs a Edimburgo o Martin Wishart e Kitchin della piccola Leith, sia nelle più ruspanti presentazioni con inebriante salsa tiepida al whiskey di antiche taverne delle Highlands quale la turistica ma verace Castle Tavern di Inverness, è a mio avviso uno dei più gustosi e travolgenti piatti nazionali del mondo. Da abbinare a una proletaria IPA (senza dubbio la Punk della Brewery Dogs di Edimburgo) o a un residuato di cantina meno famosa (penso subito ad un Carmenere di Inama di dieci anni fa o a un dannato cabernet franc della Loira un pochino più giovane ed esuberante). Un gulash ungherese o una yemista greca al suo cospetto fanno – come si suol dire – “ridere i polli” !!! Love, Rob (Radio Vudù)

  2. Ci credo! Io sono una appassionata di interiora e non vedo l’ora di assaggiarlo!

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