Generazione Geisha Gourmet

Sensualità e mistero. Una geisha è anzitutto questo, frutto di tutti gli anni di formazione che, prima di diventare “persona esperta delle arti” (e non prostituta), deve sostenere, a partire dai primi anni di vita.

Una geisha è l’assoluta totalità, la passione in quello che fa, l’amore che trasmette nei suoi gesti. L’amore che si trova nella tavola, nella preparazione di una cena per qualcuno, in un vino, in un prodotto artigianale… La Dedizione al servizio del Piacere (enogastronomico). Ecco perché Geisha Gourmet.

E poi, la figura della geisha è nata quando la donna giapponese era relegata in casa come moglie e madre, sepolta nell’ignoranza: allora la geisha rappresentava invece la sua contrapposizione, la donna emancipata e colta, raffinata ed arguta. Dalla geisha arrivo a Helen Gurley Brown, la mitica direttrice di Cosmopolitan, che predicava per le donne, nel suo Sex and the single girl (mai tradotto in Italia e il predecessore di Sex and the city),  il diritto al piacere sessuale senza sensi di colpa. Allo stesso modo GeishaGourmet vuole promuovere l’idea del diritto al piacere enogastronomico senza sensi di colpa.

L’ultima frontiera dell’emancipazione femminile è la liberazione da quelle catene psicologiche create nei secoli dagli uomini nei confronti delle donne per tutto quello che riguarda il vino (i Romani ti uccidevano se venivi scoperta con le chiavi della cantina e negli anni Settanta le ragazze che volevano essere definite “per bene” dovevano frequentare  i bar bianchi, che non servivano alcolici) e il cibo (dalle sante anoressiche al mito della principessa Sissi).

Donne libere di godere del cibo, del vino, del bello della vita. Senza sensi di colpa.  Sono le nuove geishe. GeisheGourmet.

 

IDENTIKIT

Una GeishaGourmet

  • è, solitamente, over 30, economicamente indipendente, romantica, anticonvenzionale
  • cucina soprattutto per piacere, non per dovere, anche quando tiene famiglia
  • vive il vino come fosse un abito, un rossetto, una lingerie: a seconda dell’occasione e dell’umore ha i suoi abbinamenti, e lo scaffale in cantina non è mai troppo pieno per un’altra bottiglia griffata da sfoggiare alla prima occasione
  • ama le scarpe con i tacchi a spillo e vestirsi alla moda, impazzisce per le scarpe come per le bottiglie di vino
  • beve consapevolmente e mangia con piacere
  • sa che quei chiletti in più sono succulenza, non ciccia
  • ama i locali curati, fashion, caldi, accoglienti, ma detesta i piatti tutta estetica e niente anima
  • si può anche conquistare con un gadget enogastronomico sorprendente e con una cena in grado di stupirla (auguri)
  • frequenta sia le trattorie vere sia i ristoranti stellati, perché la gioia di un piatto ben riuscito si può trovare ovunque
  • finisce spesso tardi di lavorare e la cena di tutti i giorni la imbastisce contando soprattutto su ottima materia prima e poca elaborazione
  • è sempre a caccia di nuove scoperte enogastronomiche 
  • usa il cibo e il vino come carezze, per coccolare chi ama
  • sa che di vini e di cibi da scoprire ce n’è un’infinità, per questo sa che il suo amore per il food & wine no diventerà mai routine
  • non sopporta di mangiare male nè durante l’anno, nè a Natale, Capodanno e in vacanza
  • piuttosto di bere un vino cattivo, acqua
  • usa la Coca Cola in casi estremi di pesantezza, per digerire
  • impazzisce per gli uomini che cucinano (… che cucinano, non quelli che sanno fare solo il BBQ)
  • è una persona ottimista, allegra, e naturalmente predisposta alla felicità e al piacere

 

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