Dopo il vino, Gargona lancia anche il formaggio

Foto formaggi Gorgona

Dopo il vino bianco realizzato in collaborazione con i detenuti dell’isola, tocca ai formaggi conquistare gli esigenti palati di esperti e appassionati. Una produzione limitata, solo 200 forme, rese però uniche dalle sapienti  mani di un maestro delle tecniche casearie come Alberto Marcomini, che ha messo a disposizione tutta la sua esperienza professionale per insegnare l’arte del formaggio di qualità. E’ questo il nuovo traguardo per il progetto Frescobaldi per Gorgona, un progetto sociale finanziato dalla Cassa Ammende del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e realizzato grazie alla collaborazione tra la Direzione della casa di reclusione di Gorgona, a 20 miglia dalla costa di Livorno  e l’azienda di vini toscana con 700 anni di storia.

Da ottobre i formaggi di Gorgona potranno così trovare un posto d’onore sulle tavole di alcuni dei  migliori ristoranti d’Italia. In primis l’Enoteca Pinchorri, partner del progetto e il  Dei Frescobaldi Wine Bar and Restaurant, tra i più conosciuti e prestigiosi al mondo. A rendere ancora più unico il prodotto sarà il pack ideato dallo Studio Doni e Associati che ha anche realizzato l’etichetta del vino Gorgona.

 

Due le tipologie di formaggio prodotte a Gorgona: entrambe  a latte crudo, con latte vaccino, ovino e caprino. Il primo di forma quadrata è insaporito da mirto e rosmarino raccolti sull’isola, essiccati e tritati che danno un gusto aromatico e inconfondibile al formaggio; il secondo di forma rotonda è invece  lavato nel vino Gorgona. Entrambi realizzati con latte munto a 35°, trasformato con caglio senza fermenti o tecnologia, insaporito con i sapori e i gusti locali.

 

“L’idea è quella di produrre un formaggio a km 0, esaltando le materie prime di un territorio unico e seguendo le tecniche casearie più antiche e tradizionali” – sottolinea Alberto Marcomini . L’obiettivo è insegnare i segreti dell’attività casearia ai detenuti per dare loro l’opportunità di imparare un mestiere”.

“Sono contento di aver coinvolto  tra i partner di questo progetto un nome come Alberto Marcomini che ho contagiato con il mio  entusiasmo – afferma Lamberto Frescobaldi, presidente dell’omonima azienda toscana -. Sono convinto che i formaggi di Gorgona potranno conquistare il cuore di molti consumatori così come il vino  e far conoscere al mondo un’isola  incontaminata e selvaggia, l’unica rimasta in Italia, un modello da imitare per il recupero e il reinserimento sociale dei detenuti”.

Foto Marchese de' Frescobaldi con il vino e alcuni detenuti

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