Cucine da incubo 5: ancora tutti aperti i locali rimessi in sesto da Cannavacciuolo

In Toscana un detto dice che “dalle querce non nascono i limoni”, e se teniamo ben a mente questo motto dei vecchi saggi, il fatto che tutti e 10 i locali protagonisti di Cucine da incubo 5 siano ancora aperti è già un gran successo.

Questo quanto emerso leggendo commenti e recensioni in internet, ma se voi, cari lettori di GG, conoscete questi posti, segnalateci tutto come sempre.

Ecco quindi una veloce panoramica della situazione a oggi dei locali a cui Cannavacciuolo ha messo mano nella stagione 5 della versione italiana del famoso programma condotto da Gordon Ramsay.

Tutti gli episodi li vedete QUI.

Trattoria Sicilia, Catania. Ancora aperta. Tra alti e bassi, almeno secondo le recensioni, il ristorante resiste.

Croce del gallo, Suzzana (MN). Qualche mese dopo la messa in onda della puntata il locale ha dovuto chiudere forzatamente per dei controlli igienici (leggi qui). Riaperto, i commenti dei clienti non sono cambiati da prima dell’intervento di Cannavacciuolo…http://www.ristorantepizzeriacrocedelgallo.com

The Princess, Reggio Calabria. Probabilmente la puntata più grottesca di Cucine da Incubo è stata girata in questo lo ale dove la proprietaria, Aurora, convinta di avere origini nobili, ogni giorno mette in scena un’accoglienza da aristocrazia dell’800. Stando alle recensioni presenti su TripAdvisor, l’avvento di Cannavacciuolonon ha reso immune il The Princess dalle critiche: gli ultimi giudizi riscontrabili sono altalenanti, praticamente come prima dell’arrivo delle telecamere di Cucine da Incubo.

La tana del lupo, Cesana Torinese. A quanto pare tutto sta filando liscio in questo locale di montagna, dove ora è arrivato in cucina Gabriele, il fratello del titolare Alessandro. L’entusiasmo non manca, i commenti premiano. Avanti.

Le Mille Bontà, Castiglione dello Stiviere (MN). Ancora aperto, recensioni altalenanti anche qui, tra “Giropesce” e cake design.

http://lemillebonta.weebly.com/

Il Pappagallo, Crema. Il ristorante pizzeria Il Pappagallo è stato aperto nel 2003 da Ignazio, che ha un’esperienza pluridecennale come pizzaiolo, nella speranza di dare un futuro a sua figlia Katiuscia, diplomata all’istituto alberghiero. Nel 2014, per far fronte a problematiche di spazio, Il Pappagallo si è trasferito in un altro quartiere di Crema, ma l’aumento dei coperti non ha portato un aumento di guadagni. Anzi. Ignazio sembra davvero bravo e la sua pizza è considerata dalla maggior parte dei clienti la più buona della città, come testimoniano le recensioni presenti su TripAdvisor e FB, che però fanno emergere ancora grosse criticità.

La Nuova Certosina, Milano. Il locale è ancora aperto, le recensioni dei clienti sono più entusiastiche che negative, forse anche per i prezzi molto friendly…

Villa Rugantino, Anzio. C’è chi dice “pessimo”, chi “da sogno”: difficile quindi fare una media dei commenti, ciò che conta per la nostra cronaca è che il locale è ancora aperto.

http://villarugantino.business.site/

Ca Moro Social Bateau, ossia una barca adibita a ristorante. Ma non solo, perché Ca Moro è un peschereccio ancorato nella Darsena Vecchia nella città di Livorno dove trovano lavoro i ragazzi down della cooperativa sociale di tipo b Parco del Mulino in collaborazione con l’Associazione Italiana Persone Down sezione di Livorno e la Cooperativa Itinera. Dopo l’intervento di Antonino, i commenti su Tripadvisor&co sono migliorati notevolmente.

http://www.camoro.it/social-bateau/

Pupirichiello, Milano. Stando alle recensioni presenti su TripAdvisor, Cannavacciuolo non è riuscito a migliorare molto la situazione. Dalla registrazione della puntata in poi, diversi clienti storici sembrano non sentirsi più a loro agio, mentre i nuovi – arrivati grazie alla popolarità raggiunta dopo la ristrutturazione – parlano di locale caotico e mal gestito. Ma è ancora aperto, e questo vorrà pur dire.

http://pupirichiello.it/

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